Scritto da Giuseppe P. | 9/30/2010 02:53:00 PM | 0 commenti
3 marzo 1980, Salone di Ginevra: l'alba di un nuovo capitolo nella storia dell'automobilismo sportivo.
Trent'anni -e qualche mese- dopo, la storia si ripete.
L'Audi quattro rinasce.
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Si svela così il mistero sulla ipotetica R4 di cui abbiamo parlato nei precedenti articoli dedicati al Salone di Parigi: guardando attentamente, è proprio lei, la quattro, che si cela sotto la camuffatura.
Basato sulla piattaforma accorciata della RS5, questo concept si presenta con numerosi richiami alla celeberrima antenata: primo fra tutti l'andamento del tetto con il caratteristico montante posteriore (su cui sono impressi i Quattro Anelli), poi il cofano anteriore con la grande presa d'aria frontale e quella più piccola sul lato destro. Tra questi va citato anche il posteriore, molto squadrato e composto da una fascia nera che percorre l'auto in tutta la sua larghezza. Tutto ciò inserito nell'attuale design Audi, come testimoniano la griglia singleframe e i fari interamente a LED.
Bassa, aggressiva e minacciosa, il risultato è un intreccio perfetto tra l'aspetto moderno e quel sapore anni '80 che pervade un pò dappertutto. L'interno è minimalista, a differenza delle altre Audi: l'elemento principale è la strumentazione, interamente digitale, con una grafica che richiama chiaramente la Ur-quattro. Addirittura, per ricordare l'antenata prevede anche dei tasti sui lati, secondo una disposizione in voga trent'anni fa ma ora in disuso.
All'interno della strumentazione c'è anche uno schermo su cui vengono visualizzate le informazioni del sistema di intrattenimento/navigazione, comandato tramite manopola MMI situata sul tunnel centrale. Tutto ciò che rimane nella consolle centrale sono i comandi del clima.
I posti a disposizione sono due, con i sedili realizzati in un pezzo unico (dal peso di appena 18kg l'uno) e dotati di cinture a quattro punti di ancoraggio.
Passiamo ora al reparto meccanico: sì, sotto il cofano batte un cinque cilindri turbo. Si tratta della stessa unità che equipaggia la TT-RS, la cui potenza è stata però innalzata fino a 408cv e 480Nm. Trasmette il moto alle ruote tramite un cambio manuale a 6 marce ed una frizione multidisco a bagno d'olio.
Il concept quattro è basato -come abbiamo già detto- sulla RS5, dalla quale riprende le ultime innovazioni in tema di trazione quattro, tra cui il differenziale centrale autobloccante denominato crown-gear e il già noto Sport Differential al posteriore. La base è stata tuttavia pesantemente modificata, a cominciare dalle dimensioni: lunga 4.28m, larga 1.87m e alta appena 1.33m, con un passo accorciato a 2.60m (il che ha richiesto l'eliminazione dei posti posteriori). La carrozzeria è realizzata interamente in alluminio secondo la tecnologia Audi Space Frame, e non mancano alcune parti in carbonio, come lo spoiler posteriore retrattile. Il risultato è un peso contenuto in 1300kg, esattamente quanto la quattro originale. Ciò permette di raggiungere i 100km/h da fermo in appena 3.9 secondi.
Nessuna parola su un'eventuale produzione in serie, anche limitata, o un impegno agonistico come per la progenitrice. Tutto quello che possiamo fare, per ora, è ammirarla dal vivo al Salone di Parigi.