Scritto da Giuseppe P. | 6/15/2010 01:34:00 PM | 0 commenti
Stupenda, memorabile vittoria quella di domenica.
Una vittoria dal sapore speciale, di quelle che lasciano il segno, sia perchè arriva dopo la sconfitta del 2009 sia perchè era inaspettata.
Già, a giudicare dalla prima metà della gara Peugeot sembrava destinata ad ottenere la sua seconda vittoria consecutiva. Ma numerosi problemi hanno costretto tutte le 908 al ritiro, una dopo l'altra, lasciando le tre Audi in corsa verso i tre gradini del podio.
La carta vincente è stata, ancora una volta, l'inossidabile affidabilità: le R15 non hanno avuto il minimo problema meccanico, correndo inesorabili come il passare del tempo per tutte le 24 ore di gara. Più lente delle Peugeot, ma incredibilmente costanti. Gli unici inconvenienti, tre fuori pista, di cui due hanno interessato la #8 e uno la #7, portando quest'ultima in terza posizione.
E qui viene l'altra sorpresa: a vincere non sono stati i tre recordman Dindo Capello, Tom Kristensen e Allan McNish. Autori di una notevole rimonta, dopo il già citato incidente, hanno finito la gara in terza posizione. Sul gradino più alto del podio sono arrivati invece Mike Rockenfeller, Timo Bernhard e Romain Dumas, alla guida della R15 #9, completando 397 giri di pista - un nuovo record. Secondo posto, infine, per la R15 #8 dei nuovi arrivati Marcel Fassler, André Lotterer e Benoit Treluyer.
Ci sono stati anche momenti di rara sportività, con il direttore di Peugeot Sport che si è complimentato con il Dr. Ullrich. Le Peugeot torneranno l'anno prossimo, ancora più motivate, decise a lavare via la vergogna di quest'edizione.
Ma dall'altro lato ci sarà sempre Audi, anch'essa determinata a mantenere la sua posizione.
Insomma, immensa soddisfazione per quest'anno. Ecco che Audi Sport è tornata sè stessa, caparbia, costante e pronta a intervenire con prontezza in ogni evenienza, senza farsi prendere alla sprovvista. Ha imparato dagli errori del 2009 e ne ha fatto tesoro.
E per questo io faccio a tutta la squadra le mie più sincere congratulazioni.
Altrettanto sincere sono le congratulazioni alla squadra Peugeot, che ha dimostrato di avere una vettura competitiva e tremendamente veloce. Un vero osso duro da battere.
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